Il filosofo di campagna, libretto, Verona, Ramanzini, 1760

 Ma la mia libertà
810perciò non perderò.
 Penare, signor no;
 soffrir, gridare, oibò.
 
    Voglio cantare;
 voglio suonare;
815voglio godere
 fin che si può.
 
 RINALDO
 Galantuom, siete voi
 quello che Nardo ha nome.
 NARDO
                                                   Signorsì.
 RINALDO
 Cerco appunto di voi.
 NARDO
                                          Eccomi qui.
 RINALDO
820Ditemi; è ver che voi
 aveste la parola
 da don Tritemio per la sua figliuola?
 NARDO
 Sì signore, l’ho avuta;
 la ragazza ho veduta;
825mi piace il viso bello
 e le ho dato stamane anco l’anello.
 RINALDO
 Sapete voi qual dote
 recherà con tal nozze al suo consorte?
 NARDO
 Ancor nol so...